Sei Qui: Home > PARCO NAZIONALE
Parco Nazionale
- Il territorio
- Il versante toscano
- Le foreste
- La fauna
- I segni dell'uomo
- Camaldoli e il suo Eremo
- La Verna
- Pratovecchio
- Poppi
- Chiusi della Verna
- Bibbiena
- Stia
Il territorio
Il Parco è stato istituito nel 1993 e si estende in un vasto territorio a cavallo tra la Toscana e la Romagna.
E' una zona approssimativamente collinosa della Toscana ed ha una superficie di circa 826 km quadrati.
Il versante toscano
Le valli del versante toscano sono attraversate dall’Arno e da alcuni suoi affluenti: Archiano, Fiumicello e Staggia. L’area protetta di questo versante arriva fino alla zona del Santuario della Verna, ubicato a pochi chilometri da Chiusi della Verna, dove San Francesco d’Assisi ricevette le stigmate.
Le foreste
Il Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi è un ampia area forestale situata tra le zone di Arezzo, Forlì-Cesena e Firenze, e che comprende buona parte dell’Appennino tosco-romagnolo. Dalle pendici occidentali degli Appennini nascono diversi corsi d’acqua, quali quello dell’Arno, che attraversano le lussureggianti zone boscose del territorio di cui ne è costituito il parco per circa l’80% del territorio.
La fauna
Il territorio casentinese conta una notevole quantità di specie animali. Tra i mammiferi è senza dubbio da citare la presenza del lupo, di cui al momento si contano circa 9 branchi nell’Appennino settentrionale. Tra le specie più visibili vi sono invece quelle riguardanti cervi, daini e caprioli. Non sono da tralasciare, inoltre, i circa 139 tipi di uccelli, di cui 100 sono regolarmente visibili durante tutto il corso dell’anno.
I segni dell'uomo
La presenza dell’uomo nel territorio è testimoniata da antichi ruderi, ponti e case secolari disseminati un po’ in tutta la zona. Sono opere di forte richiamo turistico che portano il visitatore alla scoperta della “Romagna Toscana”, di antichi insediamenti etruschi e di innumerevoli testimonianze della famosa Battaglia di Campaldino, del 1289, combattuta tra Guelfi fiorentini e Ghibellini aretini. Il quadro ambientale del versante Toscano è inoltre intervallato da aree dedite all’agricoltura e da aree selvose artificiali che costituiscono un’importante risorsa per la produzione e il trattamento di articoli in legno di pregiata fattura.
Camaldoli e il suo Eremo
San Romualdo giunse in queste terre nel 1012 e con alcuni discepoli fondò l'Ordine dei Camaldolesi e costrui le prime celle.Dopo mille anni l'atmosfera che si respira sembra non essere cambiata.Interessante da vedere la chiesa barocca del Sacro Eremo e l'Antica Farmacia del Monastero di Camaldoli avvolte nella loro foresta millenaria.
La Verna
Arroccato in cima alla zona meridionale del Monte Penna è presente il celebre Santuario della Verna. E’ il luogo dove San Francesco ricevette le stigmate nel 1224, ed è anche per questo motivo che il posto accoglie annualmente (specie nel periodo estivo) centinaia di turisti da tutto il mondo. Il santuario è un agglomerato di strutture che comprendono in primo luogo edifici quali la Chiesa di Santa Maria degli Angeli, con all’interno alcune opere di Andrea della Robbia, la Basilica Maggiore e il celebre Corridoio delle Stimmate, con i suoi affreschi che raffigurano gli episodi più rilevanti della vita di San Francesco.
Pratovecchio
Pratovecchio è il luogo dove ha sede l’Agriturismo Casa Pallino. E’ un piccolo paese di circa 3100 abitanti ed è situato a 420m s.l.m. Attraversando Pratovecchio si arriva a Romena, località celebre per un antico maniero che domina su tutta la vallata, e per la presenza di un’antica pieve. La Pieve di San Pietro a Romena, costruita nel XII secolo sopra un’altra chiesa dell’VIII secolo, è uno dei più celebri edifici in stile romanico del territorio. La costruzione è stata mantenuta grazie alle numerose opere di restauro effettuate a seguito del terremoto del 1729 che provocò gravi danni alla facciata.
Poppi
E’ uno dei borghi medioevali più belli del Casentino, situato a 475m s.l.m., e conta circa 6000 abitanti. E’ sicuramente una tappa imprescindibile per ogni turista che voglia visitare il territorio casentinese poiché ha anche uno dei manieri più affascinanti e meglio conservati dell’intero territorio europeo: il castello dei Conti Guidi. Costruito nel 1191, l’edificio presenta al proprio interno un museo dedicato alla battaglia di Campaldino, un Centro di documentazione e una biblioteca. Continue opere di ristrutturazione ne hanno garantito l’ottima conservazione nel tempo.
Chiusi della verna
E’ una località che dista a pochi km dal Santuario della Verna. Conta poco più di 2000 abitanti, sorge a 954m s.l.m. ed è un’area montana prevalentemente boscosa, meta ideale (specie nel periodo estivo) per chi volesse effettuare escursioni in bicicletta e lunghe camminate.
Bibbiena
Bibbiena, con i suoi 12725 abitanti, è il comune più grande del territorio casentinese. Porta con se numerose testimonianze della battaglia di Capaldino combattuta tra guelfi e ghibellini nel 1289, ed è famosa anche per la sua lunga tradizione teatrale che viene tutt’oggi praticata nel celebre Teatro Dovizi. Nella parte più alta, da piazza Tarlati, si arriva alla chiesa dei Santi Ippolito e Donato, dove sono custoditi un celebre polittico di Bicci di Lorenzo e una Madonna col Bambino di Dola da Camerino, e a quella che fu la vecchia residenza del Vescovo Tarlati, Palazzo Bruni.
Stia
Il comune di Stia è situato vicino a quello di Pratovecchio e conta poco meno di 3000 abitanti. In passato ha avuto un ruolo primario nella produzione del panno casentino in quanto sede di un importante lanificio ormai in disuso. Saltuariamente si tengono in paese eventi di spiccato rilievo, come la celebre Festa di Carnevale o la Biennale Europea d’Arte Fabbrile.